lunedì 20 aprile 2015

Come il cervello codifica le decisioni strategiche




Numerosi studi di neuroscienze hanno analizzato le regioni cerebrali implicate nelle scelte tra diverse opzioni e la valutazione dei vantaggi che ne possono derivare. Una nuova ricerca condotta da Xiaohong Wan e colleghi del Riken  Brain Science Institute di Saitama, in Giappone, e descritta sulla rivista "Nature Neuroscience" ha ora individuato le popolazioni di neuroni che elaborano le strategie di attacco e difesa nel cervello di giocatori di Shogi, un gioco da tavolo giapponese.

Gli autori hanno scelto lo Shoghi, una variante degli scacchi le cui origini risalgono al XVI secolo, perché si tratta di un gioco di strategia cui si evidenzia molto chiaramente se i giocatori sono in fase di difesa o di attacco.


Come il cervello codifica le decisioni strategiche
Scacchiera per Shogi (© Tamago915/Wikimedia Commons)

Wan e colleghi hanno utilizzato una tecnica di risonanza magnetica funzionale per rilevare l'attività cerebrale di 17 giocatori esperti mentre decidevano se particolari configurazioni della scacchiera rappresentavano un'opportunità per andare all'attacco o per rimanere in difesa.

In un secondo test, ai giocatori era richiesto di scegliere le mosse di gioco nell'ambito di posizioni e strategie di gioco predeterminate, offensive o difensive. Ciò ha permesso d'identificare le regioni cerebrali che codificavano in modo specifico la strategia invece che la scelta della mossa. Si è così scoperto che le decisioni strategiche venivano prese prima della scelta delle mosse, supportando l'ipotesi che la nostra mente prima adotta una strategia e poi sceglie una particolare azione che la mette in pratica.


Come il cervello codifica le decisioni strategiche
Rappresentazione dell'anatomia cerebrale: in due diverse zone della corteccia cingolata, rappresentata in blu, sono localizzati i neuroni che analizzano nel decisioni strategiche (© Fernando Da Cunha/BSIP/Corbis) 

Le scansioni di risonanza magnetica funzionale hanno mostrato che le informazioni sul tipo di strategia erano codificate in due distinte regioni cerebrali: quella offensiva nella corteccia cingolata posteriore e quella difensiva nella corteccia cingolata anteriore rostrale. Inoltre, la corteccia prefrontale dorso-laterale era implicata nel confronto del valore delle due diverse strategie.

Quando invece si trattava di prendere decisioni sulle mosse concrete per portare avanti una strategia venivano attivate altre aree cerebrali, nessuna delle quali aveva una correlazione con le aree dedicate alle strategie. Complessivamente, i dati chiariscono alcuni meccanismi fondamentali che sovrintendono alla valutazione delle diverse strategie, nei giochi come nelle decisioni della vita reale.

© 1999 - 2011 Le Scienze S.p.A. Edizione italiana di Scientific American

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